All’inverso, durante le manifestazioni culturali ed enogastronomiche, è significativo proporre un assaggio di vino nobile, con spicchi piccoli di formaggio e pane carasau; da lì cominciare a parlare della tradizione del fare genuino in quella località, e quindi in modo più ampio, della nostra isola, delle sue bellezze naturali, della sua bontà, delle specialità, della sua accorata ospitalità.
Perché, per chi ci non conosce, è bello presentarsi aperti, onesti, veri e propositivi, con cose buone, convincenti ed efficaci. Quello che fa bene è confermare che siamo sardi per tutto questo, originali, forti, nel bene inconfondibili, con il sorriso di accoglienza, modelli di vita.
In tali circostanze, la Sardegna ha sempre modo di farsi apprezzare, di farsi riconoscere, di farsi sportivamente valere e noi con l’orgoglio di rappresentarla.
La forma migliore per valorizzarla è sempre condividerla in solidarietà e alleanza. Vari operatori hanno bisogno di fare partenariato, dimostrarsi più sicuri e competitivi, ognuno contribuendo per la propria parte, ognuno per la propria personalità ed esperienza, facendo una forza unica, facendo casa comune. Così si può vincere.